4-3-3 ruota attorno alla stagione calcistica 1991/92 del Foggia, una squadra di
esordienti, rivoluzionaria sotto tutti i punti di vista e sotto la guida di Zdenek Zeman. I
Satanelli – questo il soprannome storicamente legato a questo team – sono appena
arrivati dalla serie B e, allenati del tecnico boemo, giocano un calcio mai visto prima:
spettacolare, audace e spesso rocambolesco. Quando in campo c’è il Foggia, la noia e la prevedibilità non sono contemplate, anche a scapito di risultati che variano sull’altalena di una filosofia tattica senza compromessi: il 4-3-3 denso di grandi corse e ricerca del gol.
Intanto, fuori dagli stadi, il mondo attraversa un momento di grandi cambiamenti: in Italia, la prima Repubblica giunge al capolinea con Mani Pulite, le stragi di Capaci e via D’Amelio sconvolgono il paese; nel mondo, dopo il muro di Berlino, crolla anche l’Unione Sovietica di Michail Gorbachev, Kevin Costner e Roberto Benigni trionfano al cinema, il mondo della musica perde Freddie Mercury e scopre il grunge.